L'arte e la cultura

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La sede del Consiglio regionale apre le porte all'arte, ospitando esposizioni temporanee visitabili anche dai cittadini presso gli spazi attigui all'aula consiliare.

Oltre alle tradizionali mostre pittoriche, recentemente si sono aggiunte le esposizioni di artigianato artistico e le rassegne fotografiche riguardanti temi d'interesse generale.

Di seguito sono segnalate le mostre allestite dal 2016.


 

13 giugno 2019

BIANCOLATTE

Ulderica da Pozzo

Palazzo del Consiglio regionale, dal 28 maggio al 21 giugno 2019

E' stata inaugurata il 29 maggio 2019, negli spazi espositivi antistanti all'Aula consiliare, la mostra BIANCOLATTE di Ulderica Da Pozzo, viaggio fotografico nel mondo del latte, tra assenza e presenza, luoghi e saperi.

La mostra è stata organizzata in collaborazione con il CRAF - FVG - Centro Ricerca e Archiviazione Fotografica. 

Ulderica Da Pozzo ha approfondito lo studio del linguaggio fotografico con Ferdinando Scianna, Gabriele Basilico, Oliviero Toscani, Franco Fontana. Dai suoi lavori di ricerca sono nate numerose mostre e i seguenti volumi fotografici: Il fum e l’aga, dedicato ai vecchi della sua terra (Forum, 1998); Carnia (Forum, 2002); Malghe e malgari (Forum, 2005); Noi giriam per questo contorno, frutto di una ricerca sui riti (Forum, 2007); Fra mare e terra (Forum, 2008); Le Voci dell’Acqua, sulle relazioni tra l’acqua, il territorio e l’uomo (Forum, 2010); Fuochi, una ricerca sui fuochi nelle tradizioni popolari (Forum, 2011); Luci a Nordest, viaggio nel Friuli Venezia Giulia con testi di Paolo Rumiz (Forum, 2012); Udine.Segni sul Vivo (Forum, 2016); Oltre le porte. Immagini di voci dimenticate dell’ex ospedale psichiatrico di Udine (Forum, 2018).

Alcune sue opere, scelte ad Arles da Claude Lemagny, sono conservate alla Bibliothèque Nationale di Parigi, Département des estampes et de photographie. Nel 2002 il CRAF le ha assegnato il Premio “Friuli Venezia Giulia Fotografia” e nel 2010 le è stato conferito il Premio internazionale “Donna di Fiori”. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale Diffusa di Trieste nella sezione fotografia e nel 2013 ha esposto a Roma la ricerca Stanze, con il testo in catalogo curato da Roberta Valtorta.

Nel dicembre 2013 ha inaugurato a Salars di Ravascletto la “Cjasa da Duga”, piccolo luogo affettivo dedicato alla fotografia.

Tra le sue mostre più recenti vanno ricordate: la partecipazione alla collettiva Il tempo dei fotografi, Villa Manin di Passariano (Udine), 2014; Altre Stanze, Polveriera Garzoni Palmanova (Udine), 2015; L’immagine dell’Italia nella fotografia, a cura di Vittorio Sgarbi e Italo Zannier, Expo – Eataly, Milano, 2015; Tracce di vita contadina, Castello di Artegna (Udine), 2015; Riconoscere la Bellezza, Galleria Tina Modotti, Udine, 2015; Biancolatte, Castello di Udine, 2015; Le Voci dell’Acqua, Coseano (Udine) e Premio Arte Coseano, giugno 2016; Oltre le porte, lavoro di ricerca sul ex manicomio di Sant’Osvaldo, Udine Gallerie del Progetto Palazzo Morpurgo, 2017; Geografie dell’anima, Palazzo Frisacco Tolmezzo (Udine), 2018.

L’ultimo lavoro su cui è stata presentata l’anteprima è Ragazzi del 99 e... un lavoro a distanza di 100 anni sui ragazzi di montagna di oggi. Un lavoro tra immagini e parole, 2018.

E’ presente con una selezione del suo lavoro Oltre le porte alla mostra curata da Vittorio Sgarbi Museo della Follia, Napoli 2018, Lucca 2019.


Bio fornita dall'autrice.

 
13 giugno 2019

Il disegno come studio e ricerca.

La pittura del maestro Chiaradia.

Palazzo del Consiglio regionale, dal 28 maggio al 21 giugno 2019

Il Consiglio regionale è stato lieto di ospitare il pittore di Caneva negli spazi espositivi della propria sede, a Trieste, per la mostra “Il disegno come studio e ricerca. La pittura del maestro Chiaradia”, inaugurata martedì 28 maggio 2019 nella pausa dei lavori d'Aula.

Con le sue mostre sempre “in transito” ed esposizioni in Italia e all’estero, nonché grazie alla presenza di sue opere in chiese e collezioni pubbliche e private, non è difficile aver avuto modo di imparare a conoscere e apprezzare Pier Antonio Chiaradia per la sua rappresentazione della civiltà contadina friulana ma soprattutto delle Margravie, gli ovali da lui coniugati in forma personalissima nelle figure femminili.

Ancora una volta, le sue pennellate decise quanto i suoi colori sgargianti, ma al pari la sua forte personalità che non cessa di emergere anche quando il colore si smorza, non mancheranno di colpire l’occhio del visitatore. E’ lui stesso a dirci che il disegno è una costante della sua ricerca. E negli olii, nelle tempere, negli acquerelli esposti al secondo piano del Palazzo, traspare questa sua continua ricerca, così come si evince la sua profonda attenzione alla figura umana, che lui pone sempre e comunque al centro. Si tratti di un ricordo doloroso o di una resurrezione da una intima battaglia.

Pier Antonio Chiariadia, da giovane allievo quale fu di Luigi Tito presso la Scuola libera del nudo dell'Accademia di Belle Arti a Venezia, negli anni è diventato un artista di rilievo, dedito anche a murales, sculture e incisioni.

Accogliamo dunque con vero piacere le opere di questo Maestro, che proprio dal docente veneziano imparò che “…col color ti pol far quel che te vol…”.

Dalla Presentazione del Presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin

Catalogo in mostra, ingresso libero.

Pagina FB dell’artista

 
07 maggio 2019

Tributo a Elio Ciol

Mostra fotografica

 

Palazzo del Consiglio regionale, dal 26 marzo al 17 maggio 2019

Dal 26 marzo, al primo piano del Palazzo consiliare, è allestita la mostra fotografica del Maestro Elio Ciol, al quale il Consiglio regionale ha voluto tributare un riconoscimento in occasione dei 90 anni e della lunga e importante attività di artista e fotografo affermato in Italia e in campo internazionale.

La mostra è stata inaugurata martedì 26 marzo, alle 13.30, al termine dei lavori della seduta antimeridiana dell'Aula, dal Presidente del Consiglio regionale.

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Elio Ciol nasce a Casarsa della Delizia (Pordenone) nel 1929.

Inizia giovanissimo a lavorare nel laboratorio del padre, acquisisce esperienza tecnica ed elabora un personale modo di esprimersi attraverso la fotografia, soprattutto riguardo al paesaggio. È sempre alla ricerca di nuove dimensioni espressive. Dal 1955 al 1960 è attivo nel circolo fotografico “La Gondola” di Venezia. Nel 1962 partecipa come fotografo di scena al film Gli Ultimi di Vito Pandolfi e Padre David Maria Turoldo. L'anno dopo, 1963, a Milano, collabora con Luigi Crocenzi alla realizzazione della Fondazione Arnaldo e Fernando Altimani per lo studio e il linguaggio delle immagini. Ha esposto in mostre personali e collettive, in Italia e all'estero. Sue fotografie sono presenti in collezioni private e in istituzioni pubbliche, in Italia e all'estero.  Molti i premi e i riconoscimenti ricevuti nella sua lunga attività.  Nel dicembre 2001 il New York Times gli ha dedicato uno spazio nella sezione Arts and Leisure. Collabora con importanti case editrici. Ha contribuito alla realizzazione di oltre duecento volumi. Da sessant'anni Elio Ciol scrive con la luce, tracciando un lungo e affascinante itinerario fotografico. È autore di numerosi libri fotografici. 

Alcuni dei riconoscimenti più recenti:

1992, Londra, Premio Kraszna Krausz per il fotolibro Assisi, a pari merito con i libri di Sebastio Salgado, Paul Strand e Irving Penn;

1995, Spilimbergo, Premio Speciale Friuli Venezia Giulia Fotografia;

1996, Londra, Premio Kaszna Krausz per il fotolibro Venezia a pari merito con Robert Doisneau, Eric Hartmann e Naomi Rosemblum;

1997, Amsterdam, World Press Photo, terzo premio nella categoria Natura e Ambiente; 2003, Padova, Premio Foto - -

Padova 2003 per il miglior fotolibro con il volume Ascoltare la luce.

Vive e risiede tuttora nella cittadina friulana di Casarsa.

(Biografia tratta dal sito ufficiale del fotografo)

www.eliociol.it