L'arte e la cultura

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La sede del Consiglio regionale apre le porte all'arte, ospitando esposizioni temporanee visitabili anche dai cittadini presso gli spazi attigui all'aula consiliare.

Oltre alle tradizionali mostre pittoriche, recentemente si sono aggiunte le esposizioni di artigianato artistico e le rassegne fotografiche riguardanti temi d'interesse generale.

Di seguito sono segnalate le mostre allestite dal 2016.


 

06 ottobre 2021

Il mosaico in bianco e nero

Palazzo del Consiglio regionale, dal 6 ottobre 2021

 

La mostra è composta da quarantasei preziose opere, fotografie originali realizzate tra gli anni ’20 e gli anni ’90 del secolo scorso, selezionate dall'archivio fotografico del CRAF. Rivela le origini di una tecnica e di una tradizione, la natura con i sassi del Tagliamento, i mosaicisti migranti e la Scuola mosaicisti del Friuli. Mosaico e fotografia, come espressioni artistiche e culturali autoctone, dialogano attraverso immagini storiche e contemporanee di importanti fotografi, quali: Antonio Baldini, Angelo Borghesan, Mario Cresci, Francesco Nonino, Francesco Radino, Roberto Salbitani, Carl Shubert, Stephen Shore e Olga Zamperiolo.

Tagliatori di pietre e mosaicisti hanno raddrizzato quei letti di sassi nelle pareti del mosaico, scheggia dopo scheggia, con la fatica di sempre. In questo modo gli abitanti di una terra ingrata all’uomo hanno voluto  nobilitare la loro presenza nel mondo”. Scriveva così, nel marzo 1996, Roberto Salbitani, uno dei fotografi che con le loro immagini in bianco e nero hanno documentato la straordinaria vicenda – umana oltre che artistica – dei tagliatori di pietre e dei mosaicisti del Tagliamento. Le sue immagini, come quelle di tutti gli altri fotografi presenti in questa mostra hanno un duplice, prezioso valore: documentale, prima di tutto, ma poi anche affettivo e sentimentale.

Documentale perché queste sono tutte immagini-impronta. Niente ritocchi. Nessuna alterazione. La fotografia restituisce con immediata evidenza ciò che si manifesta davanti all’obiettivo della macchina fotografica. Che si tratti di paesaggi o di volti, di sassi o di interni domestici, l’epica musiva si esprime con questo lessico e si compone con queste immagini. Ma poi le fotografie esposte hanno anche un valore emotivo e memoriale: ravvivano la memoria, riaccendono gli affetti, si colorano di ricordi.

Divise secondo un ordinamento che le raggruppa per insiemi coerenti (il territorio, la natura e il paesaggio; i mosaicisti migranti; la Scuola musiva di Spilimbergo; Aquileia con le origini e le radici di una tradizione), le immagini esposte formano a loro volta un piccolo mosaico virtuale: in bianco e nero, invece che con i colori musivi, ma con una forza evocativa davvero unica.

Perché non c’è nessuna storia senza qualcuno che la racconti. E queste immagini, tutte insieme, sottraggono ciò che mostrano all’oblio e si offrono come uno dei linguaggi più potenti con cui la storia dei tagliatori di pietre e dei mosaicisti del Tagliamento può essere raccontata.

 
19 febbraio 2020

Affreschi senza confini

Freske bez granica

Palazzo del Consiglio regionale, dal 19 febbraio al 20 marzo 2020 

Rassegna espositiva sugli affreschi presenti nelle chiese campestri e votive di Friuli e Istria.

‘Un itinerario tra piccoli ma preziosi tesori d’arte conservati nelle chiese campestri e votive di Friuli e Istria che, sotto la comune egida del Patriarcato di Aquileia, costituivano nella loro essenziale semplicità, il cuore della vita religiosa delle comunità rurali, siti di accoglienza per i viandanti e punti di riferimento per fedeli e pellegrini.

La mostra raccoglie una parte del vastissimo patrimonio di raffigurazioni liturgiche, molte delle quali conservano tuttora il loro originario splendore, che campeggiano nelle absidi, navate e cappelle di piccoli luoghi di culto dalla suggestiva bellezza, spesso edificati sui resti di preesistenti tempietti romani, incastonati nel territorio rurale e ancora oggi poco conosciuti e valorizzati.

La mostra è il frutto del valente lavoro di ricerca sviluppato nell’ambito del progetto Aqua/Aque sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e realizzato dall’associazione culturale Ad Undecimum, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura di San Giorgio di Nogaro, la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trieste, il Museo Storico e Navale dell’Istria e la Casa degli Affreschi a Draguccio (Istria).

Un lavoro di cooperazione transfrontaliera che evidenzia la straordinaria simmetria di queste regioni che condividono storia, cultura e tradizioni popolari e di due comunità che, a dispetto dei successivi limiti confinari, poggiano su radici comuni e su un comune sentire.’

(Presentazione dal catalogo della mostra)

Inaugurazione: mercoledì 19 febbraio nel corridoio dei Passi perduti antistante l’Aula consiliare.

Catalogo in mostra.

 
13 dicembre 2019

Fragmenta

Retrospettiva dedicata al Maestro Aldo Colò

Palazzo del Consiglio regionale, dall'11 dicembre al 24 gennaio 2019

'Attraverso cinquanta tele, la mostra racconta il pittore ‘astratto’, ‘geometrico’, la cui storia umana e professionale è parte del dopoguerra friulano e accompagna la cultura del territorio sino alla scomparsa dell’artista avvenuta nel 2015, all’età di 87 anni. La selezione insiste su una delle figure persistenti nell’opera di Colò, quell’Ovale che già dai 60 accompagnava la riflessione creativa dell’artista divenendo l’icona della sua pittura. Sono tele che raccontano la genesi di una forma e la sua diversa articolazione compositiva, formale e cromatica nel tempo sino alla sua deflagrazione che avveniva a fine millennio, quando la certezza delle conquiste sin ora lasciava spazio alla frammentazione, e ai Fragmenta che non avrebbero più conosciuto ricucitura né assestamento. Ma non solo le opere raccontano l’artista: in mostra sono esposte una serie di fotografie che Danilo De Marco realizzava nel corso dei 90. Qui il pittore gioca con la sua immagine e divertito regala al fotografo situazioni che mettono a nudo quella sostanza umana che fuori dall’ufficialità del mondo professionale Aldo Colò riservava agli amici scelti. '

Presentazione a cura di Francesca Agostinelli (dal catalogo).

Mostra a cura di Francesca Agostinelli, Cristina Colò, Vittorina Colò.

Foto di Aldo Colò (Danilo De Marco)

Entre promotore: Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, con la collaborazione di PromoTurismoFVG.

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Aldo Colò (Modena, 1928 – Udine, 2015) è stato uno dei principali esponenti dell’arte astratta del Novecento friulano. Nato nel 1928 a Modena, ha sempre vissuto a Cividale. Abbandonati gli studi di medicina, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia ed espone per la prima volta nel 1957 a Udine con Carlo Ciussi.

Sue opere si trovano in importanti raccolte pubbliche, dai Musei di Udine, Pordenone, alla Galleria Regionale d’Arte Contemporanea Luigi Spazzapan di Gradisca d'Isonzo (Gorizia). Muore a Udine nel 2015.

Biografia dell’artista tratta da Arte.Uniud

Catalogo in mostra

Inaugurazione: mercoledì 11 dicembre 2019