garante regionale dei diritti della persona

Notizie dal Garante

28 giugno 2018

Comunicato del Garante Citti sul progetto del Comune di Monfalcone mirato ad offrire "possibilità lavorative dirette"presso uffici e servizi comunali

Il Garante regionale dei diritti della persona, componente con funzioni di garanzia per le persone a rischio di discriminazione, apprende  da fonti di stampa che il Comune di Monfalcone avrebbe promosso un progetto mirato ad  offrire “possibilità lavorative dirette” “di pubblica utilità” presso uffici e servizi comunali, a persone disoccupate, ma con l’ulteriore requisito della residenza nel territorio del Comune di Monfalcone da almeno 10 anni e della titolarità della cittadinanza italiana.

Il Garante regionale esprime, con il presente comunicato, le proprie preoccupazioni  e perplessità riguardo a tale notizia, ricordando che precise norme a carattere internazionale, europeo nonché del diritto interno, vietano espressamente e categoricamente ogni discriminazione fondata sulla nazionalità nell’accesso al lavoro.

Leggi il comunicato stampa completo.

 
26 giugno 2018

Fabia Mellina Bares alla Conferenza Conclusiva del progetto “Responsabili in Classe e Online: strategie e percorsi per prevenire il bullismo e il cyberbullismo a scuola”

Il giorno 21 Giugno, dalle ore 15:00 alle 18:00, nell’Aula B dell’Università degli Studi di Udine al Polo dei Rizzi, si è svolta la conferenza conclusiva del progetto “Responsabili in Classe e Online: strategie e percorsi per prevenire il bullismo e il cyberbullismo a scuola” realizzato nel periodo Maggio 2017-Giugno 2018. Il progetto è stato finanziato dal M.I.U.R tramite il bando ad hoc per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, ed è stato attuato in base al “Protocollo di Coordinamento di attività per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo” del Garante regionale dei diritti della persona (protocollo di intesa firmato il 20 Giugno 2016) ed il “Progetto regionale di promozione del cyber-benessere e di contrasto del cyberbullismo”.

Ad aprire i lavori sono stati Antonio Pasquariello dirigente dell’I.C. di Gemona, capofila del progetto e Fabia Mellina Bares, Garante regionale dei diritti della persona. Sono seguiti gli interventi di Giacomo Trevisan, coordinatore progetto, Associazione M.E.C., e la presentazione dei risultati dell'indagine sociologica sui comportamenti on-line svolta su un campione di oltre 5.000 studenti della regione, età 11-14 anni a cura dei Ricercatori dell’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (I.S.I.G.).E’ stata poi illustrata la Sintesi dei risultati della sperimentazione del metodo N.B.A. per l’intervento nei casi di bullismo e cyberbullismo basato sui principi della giustizia riparativa con Giacomo Trevisan, e Annie Noro, sociologa, della cooperativa Cosmo. Ci sono state poi le testimonianze di alcuni insegnanti che hanno applicato il metodo N.B.A., e la presentazione dei materiali didattici e testimonianza degli esiti delle attività laboratoriali svolte con studenti, insegnanti e genitori a cura di Marco Grollo e di Matteo Maria Giordano, formatori dell’Associazione M.E.C. E’ seguita la presentazione della piattaforma on-line costruita nell'ambito del progetto per condividere risultati e materiali didattici con scuole, insegnanti e genitori a cura di Marco Tommasi. In conclusione si è svolto il dibattito con le ipotesi di follow-up del progetto per dare continuità delle attività di supporto e formazione per le oltre 70 scuole che hanno aderito e partecipato al progetto, anche in termini di eventuale consolidamento di una rete di scuole su questo tema e di una comunità di pratica dei "referenti per il cyberbullismo".

 
26 giugno 2018

Fabia Mellina Bares alla Conferenza Conclusiva del progetto “Responsabili in Classe e Online: strategie e percorsi per prevenire il bullismo e il cyberbullismo a scuola”

Il giorno 21 Giugno, dalle ore 15:00 alle 18:00, nell’Aula B dell’Università degli Studi di Udine al Polo dei Rizzi, si è svolta la conferenza conclusiva del progetto “Responsabili in Classe e Online: strategie e percorsi per prevenire il bullismo e il cyberbullismo a scuola” realizzato nel periodo Maggio 2017-Giugno 2018. Il progetto è stato finanziato dal M.I.U.R tramite il bando ad hoc per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, ed è stato attuato in base al “Protocollo di Coordinamento di attività per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo” del Garante regionale dei diritti della persona (protocollo di intesa firmato il 20 Giugno 2016) ed il “Progetto regionale di promozione del cyber-benessere e di contrasto del cyberbullismo”.

Ad aprire i lavori sono stati Antonio Pasquariello dirigente dell’I.C. di Gemona, capofila del progetto e Fabia Mellina Bares, Garante regionale dei diritti della persona. Sono seguiti gli interventi di Giacomo Trevisan, coordinatore progetto, Associazione M.E.C., e la presentazione dei risultati dell'indagine sociologica sui comportamenti on-line svolta su un campione di oltre 5.000 studenti della regione, età 11-14 anni a cura dei Ricercatori dell’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia (I.S.I.G.).E’ stata poi illustrata la Sintesi dei risultati della sperimentazione del metodo N.B.A. per l’intervento nei casi di bullismo e cyberbullismo basato sui principi della giustizia riparativa con Giacomo Trevisan, e Annie Noro, sociologa, della cooperativa Cosmo. Ci sono state poi le testimonianze di alcuni insegnanti che hanno applicato il metodo N.B.A., e la presentazione dei materiali didattici e testimonianza degli esiti delle attività laboratoriali svolte con studenti, insegnanti e genitori a cura di Marco Grollo e di Matteo Maria Giordano, formatori dell’Associazione M.E.C. E’ seguita la presentazione della piattaforma on-line costruita nell'ambito del progetto per condividere risultati e materiali didattici con scuole, insegnanti e genitori a cura di Marco Tommasi. In conclusione si è svolto il dibattito con le ipotesi di follow-up del progetto per dare continuità delle attività di supporto e formazione per le oltre 70 scuole che hanno aderito e partecipato al progetto, anche in termini di eventuale consolidamento di una rete di scuole su questo tema e di una comunità di pratica dei "referenti per il cyberbullismo".