garante regionale dei diritti della persona

Notizie dal Garante

08 febbraio 2024

Il Garante audito sul disagio giovanile dalla VI Commissione permanente del Consiglio regionale

Il giorno 8 febbraio 2024 il Garante regionale dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, ha partecipato all’audizione della VI Commissione permanente, presso l’Aula del Consiglio regionale, sul tema del “disagio giovanile”.

Nella sua relazione il Garante ha fatto riferimento al contributo scritto per l’occasione ed inviato in precedenza alla Segreteria della Commissione.

 
05 febbraio 2024

Il Garante alla riunione per la co-progettazione di realizzazione di interventi di assistenza generale alle vittime di ogni tipologia di reato

Il 5 febbraio 2024 il Garante regionale dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, ha partecipato, presso una sede regionale, alla riunione, di cui è componente, relativa alla co-progettualità di realizzazione di interventi di assistenza generale alle vittime di ogni tipologia di reato. In particolare, il Tavolo era dedicato allo status dei progetti “Ripart(t)amo 2” e “Inclusione, CONfronto e TRAttamento 2”, finanziati dal Dipartimento per gli Affari di Giustizia del Ministero della Giustizia, ai sensi degli artt. 55-56 del D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117.

 
02 febbraio 2024

Il Garante regionale dei diritti della persona visita la casa circondariale di Trieste

Il 1° febbraio 2024 il Garante regionale dei diritti della persona, prof. Paolo Pittaro, si è recato alla casa circondariale “Ernesto Mari” di Trieste, accolto ed accompagnato nella sua visita dal Direttore, dott. Graziano Pujia. In particolare, il Garante si è soffermato sulla sezione femminile (l’unica nei cinque penitenziari della regione), si è intrattenuto con vari ristretti dell’Istituto e si è incontrato con i responsabili dei corsi scolastici e professionali in quel momento impartiti, constatando un notevole sforzo da parte della Direzione e dei funzionari giuridico-pedagogici, adiuvati dai volontari del terzo settore,  per contribuire alla attività del detenuto, posto che lavoro ed istruzione sono fondamenti del trattamento rieducativo. Si deve comunque rimarcare il notevole sovraffollamento della casa circondariale (circa al 160% della sua capienza ordinaria), che impedisce anche l’inizio di alcuni lavori di ristrutturazione, peraltro già finanziati, nonché la carenza del personale penitenziario, inferiore di una trentina di unità rispetto alla sua dotazione.