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ENERGIA. CAPOZZI (M5S): TUTELA SITI UNESCO, NOVELLI APPROFONDISCA ITER
(ACON) Trieste, 14 lug - "Prendiamo atto delle capacità predittive del collega Novelli che, quando il 26 febbraio scorso bocciava l'emendamento tematico da noi presentato, sapeva già che il successivo 13 maggio il Tar del Lazio avrebbe bacchettato le norme varate dal competente ministro Gilberto Pichetto Fratin di Forza Italia. Evidentemente, nemmeno a destra si fidano di chi ci governa". Lo evidenzia, in una nota stampa, la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sul delicato tema della definizione di aree non idonee all'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, anche per quelle che distano fino a 7 chilometri dai delicati beni culturali tutelati dall'Unesco. "In ogni caso, il collega dimostra di non conoscere troppi elementi dell'iter legislativo. Basti pensare - aggiunge l'esponente pentastellata - che il Governo, per impugnare una legge regionale, ha a sua disposizione un tempo massimo di 60 giorni dalla sua entrata in vigore. Quindi, non avrebbe potuto aspettare che si pronunciasse il Tar un mese dopo tale scadenza". "Pertanto, torniamo a ribadire che la norma sarebbe perfettamente in vigore. E, anche nel caso in cui qualcun altro, e non il Governo, avesse proposto ricorso contro la legge regionale, non sarebbe certo bastata - sottolinea ancora Capozzi - una sentenza del Tribunale amministrativo per renderla illegittima. Sarebbe invece stata necessaria una sentenza della suprema Corte costituzionale per dichiarare incostituzionale una norma". "D'altronde, a Novelli e al Centrodestra dovrebbe essere servita - sottolinea la rappresentante del M5S - la lezione legata alle firme dei cittadini della Bassa friulana impresse sulla petizione contro l'acciaieria prospettata in laguna, per capire che il Tar non ha l'ultima parola. Pertanto, se il Consiglio regionale avesse seguito le indicazioni del Governo, che gliene concedeva la facoltà, avrebbe potuto stabilire un perimetro di...
SALUTE. PUTTO (PAT-CIV): CHIUSURA RSA, POSSIBILE SOLUZIONE ALTERNATIVA
(ACON) Pordenone, 14 lug - Il consigliere regionale Marco Putto, esponente di Patto per l'Autonomia-Civica Fvg, ha partecipato questa mattina alla manifestazione pubblica promossa in piazzetta del Portello dinanzi alla sede dell'Asfo per esprimere vicinanza ai pazienti, alle loro famiglie e agli operatori sanitari coinvolti nella vicenda della Residenza sanitaria assistenziale locale, la cui chiusura è prevista per il prossimo 31 luglio. "La mia presenza oggi - dichiara Putto in una nota - è un gesto di solidarietà concreta e di sostegno a chi vive con preoccupazione e smarrimento l'ipotesi della chiusura di un presidio fondamentale per il territorio. Rivolgo un appello alla Giunta regionale, e in particolare al presidente Fedriga, all'assessore alla Salute Riccardo Riccardi e al direttore generale dell'Azienda Sanitaria Friuli Occidentale, dott. Tonutti, affinché questa decisione venga riconsiderata con urgenza". Secondo Putto, infatti, permangono margini di intervento che potrebbero permettere di trovare una soluzione alternativa, a condizione che si attivi un confronto serio e costruttivo tra le istituzioni coinvolte: "Credo fermamente che attraverso il dialogo si possa individuare una via d'uscita condivisa. È necessario che la politica regionale abbandoni atteggiamenti rinunciatari, evitando di scaricare le responsabilità su cavilli amministrativi o presunte competenze altrui". Il consigliere ha inoltre voluto sottolineare come l'intero sistema sanitario del Friuli Occidentale stia da tempo subendo un progressivo indebolimento: "Negli ultimi anni questo territorio è stato oggetto di scelte regionali penalizzanti. In questo contesto già fragile, la chiusura della Rsa di Roveredo rappresenterebbe un ulteriore colpo inferto a una sanità locale che fatica a garantire risposte adeguate ai cittadini, soprattutto ai più fragili. Non possiamo permetterci un ulteriore arretramento". Marco Putto, che all'indomani dell'annuncio della chiusura dell'Rsa aveva presentato...

ECONOMIA. PATTO-CIVICA E PD: PRENDERE ATTO DI DECRESCITA INFELICE FVG
(ACON) Udine, 14 lug - L'Osservatorio socioeconomico RilanciaFriuli ha presentato oggi a Udine, nella sede della Regione, un report trimestrale dal titolo "Perché il Fvg è fermo e come ripartire", che delinea un quadro socio-economico preoccupante per la regione, evidenziando una stagnazione prolungata e la necessità urgente di interventi mirati per invertire la rotta. Lo si legge in una nota congiunta diffusa dal gruppo consiliare del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg e dal Partito democratico. Il report è stato illustrato da Fulvio Mattioni, economista di RilanciaFriuli, nel corso del partecipato incontro promosso dai gruppi consiliari di Patto per l'Autonomia-Civica Fvg e Pd. Erano presenti i consiglieri regionali di Patto per l'Autonomia- Civica Fvg Massimo Moretuzzo e Simona Liguori e, per il Pd, Diego Moretti, Andrea Carli, Manuela Celotti, Francesco Martines e Massimiliano Pozzo. "Dopo vent'anni di crescita pressoché nulla, il Friuli-Venezia Giulia rischia di rimanere intrappolato in una stagnazione strutturale - ha sottolineato Mattioni -. Dal 2002 al 2023 il Pil della regione è rimasto in "ibernazione": la crescita è stata appena dello 0,7%, contro il +12,3% del Nordest e il +7,4% dell'Italia. Ancora peggio nel periodo 2008-2023, di vera decrescita, con una contrazione del -3,6%, fanalino di coda, in particolare rispetto al Mezzogiorno. Nell'ultima legislatura (2019-2023), il Fvg ha registrato un timido +3,4%, 15° su 20 regioni. Le stime 2023-2026 non sono più incoraggianti: +1% cumulato, contro un +2,8% italiano". L'export, che vale il 10% del Pil regionale, si è fermato. Al netto della cantieristica navale, il valore delle esportazioni manifatturiere è sceso tra il 2023 e il 2024 di oltre un miliardo di euro. "A mancare è una vera politica industriale: l'Agenda Manifattura 2030 è ancora solo sulla carta". "Nel 2024 solo il 13,5% dei contratti attivati è a tempo indeterminato, mentre oltre il 70% è composto da...
FVG PRIDE. BULLIAN (PAT-CIV): ISTITUZIONI LAVORINO A COESIONE SOCIALE
(ACON) Trieste, 14 lug - "Quella di sabato al parco comunale dell'Isonzo di Turriaco è stata una bella giornata, piacevole, colorata e soprattutto sensata, con centinaia di partecipanti. Il Fvg Pride River Village ha saputo unire festa e riflessione, dando spazio a chi spesso non ne ha. È questo il senso profondo del Pride: non tanto visibilità, quanto riconoscimento di diritti, dignità, libertà. Ringrazio per l'organizzazione in particolare Arcigay Gorizia-Trieste, che ha coordinato la quindicina di realtà queer del Friuli Venezia Giulia che hanno partecipato alla giornata che ha ricevuto il patrocinio dei Comuni di Turriaco e di Staranzano, con la partecipazione dei sindaci e di numerosi amministratori locali". Così, in una nota, Enrico Bullian consigliere regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg. "Viviamo in una società che ha bisogno urgente di imparare a convivere di più e meglio - aggiunge Bullian -. Si sta nuovamente abbassando la soglia di tolleranza verso chi appare diverso (per orientamento sessuale, per etnia, per cultura, per religione, per censo ) e la convivenza diventa più difficile. Diversità non significa minaccia, ma può diventare ricchezza, con eguali diritti e doveri e rispettando le reciproche libertà, compresa ovviamente la ricerca individuale della propria autodeterminazione. Eppure basta guardarsi attorno per capire che su certe questioni si sta rischiando di tornare indietro, con un imbarbarimento dei costumi e dei comportamenti". "Le istituzioni - evidenzia l'esponente di Centrosinistra - non devono fomentare divisioni; devono, invece, lavorare per la coesione sociale. Per questo credo che le amministrazioni comunali di Turriaco e di Staranzano abbiamo fatto bene a patrocinare e a sostenere l'evento, dimostrando che anche nei piccoli e medi Comuni si può costruire un messaggio forte, con semplicità, senza retorica, ma con coerenza". "Serve una politica che sappia stare vicino a tutte le persone e serve anche una cittadinanza consapevole...
ENERGIA. NOVELLI (FI): REGIONE COMPATTA CONTRO PARCO EOLICO
(ACON) Trieste, 14 lug - "Servono leggi equilibrate, stringenti ma non inutilmente provocatorie, affinché certi progetti vengano bloccati sul nascere. La Regione guidata dal Centrodestra ha chiarito in modo inequivocabile la propria contrarietà all'ipotesi di realizzare un parco eolico nelle Valli del Natisone. Sono bizzarre, e non solo questa volta, le esternazioni di Maria Rosaria Capozzi, del Movimento 5 Stelle, che si dev'essere immedesimata in Don Chisciotte e si è scagliata contro le pale eoliche del parco come fossero mulini a vento. Ammirevole la sua temerarietà, ma del tutto inutile. Anzi, a ben guardare, se la Regione avesse accolto la sua proposta, avrebbe rischiato l'impugnazione della legge stessa". Così in una nota Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, nel ricordare che "in riferimento alla recente discussione in Consiglio regionale, si precisa che uno dei punti centrali del ricorso presentato - e successivamente accolto - riguardava l'illegittimità dell'articolo 7, comma 3, del decreto ministeriale, nella parte in cui si attribuiva alle Regioni la facoltà di stabilire una fascia di rispetto variabile, fino a un massimo di 7 km, attorno ai beni sottoposti a tutela, in base alla tipologia di impianto da realizzare". "Quella previsione è stata annullata dal Tar, che ha ritenuto non legittimo quel margine discrezionale - prosegue il consigliere -. A seguito di questa sentenza, restano in vigore i limiti fissati dal decreto legislativo 199/2021, che prevede distanze massime di 3 km per gli impianti eolici e 500 metri per quelli fotovoltaici rispetto ai beni tutelati. Sin dall'inizio, l'obiettivo dell'assessore, condiviso in larga parte dal Consiglio, è stato approvare una norma seria, equilibrata e completa: attenta nella tutela del territorio, ma allo stesso tempo solida sul piano giuridico, in modo da evitare impugnative da parte del Governo che ne avrebbero compromesso l'efficacia, come già avvenuto nel caso della Sardegna". "Per...
TURISMO. BERNARDIS (FP): NUOVA GUIDA MULTILINGUE VALORIZZA GORIZIA
(ACON) Trieste, 14 lug - "La guida "Gorizia, Görz, Gorica, Guriza" di Vanni Feresin è un significativo tassello per la valorizzazione del patrimonio culturale e identitario di Gorizia, in linea con il percorso di GO!2025. Un'iniziativa editoriale di grande valore, sostenuta doverosamente dalla Regione, che porta con sé il pregio della ricerca storica e linguistica, ma anche un approccio divulgativo innovativo, capace di raccontare e far scoprire la città attraverso prospettive originali". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga presidente), intervenuto oggi alla presentazione ufficiale della nuova guida "Gorizia, Görz, Gorica, Guriza - guida della città in sette lingue", che si è tenuta presso la Sala Bianca del municipio di Gorizia. "Si tratta - sottolinea Bernardis - di un progetto curato con particolare attenzione sia dal punto di vista dei contenuti storici e culturali, sia da quello linguistico, con la traduzione del testo in ben sette lingue (italiano, tedesco, sloveno, friulano, francese, spagnolo e inglese), a dimostrazione della vocazione internazionale e plurale della città". "Particolarmente originale e apprezzabile - evidenzia ancora Bernardis - è la scelta grafica di rinunciare alle classiche fotografie per affidare l'illustrazione del patrimonio goriziano ai bellissimi disegni dell'artista Aretha Battistutta, che aggiungono un tocco di eleganza e unicità all'opera". La prima tiratura di 500 copie, disponibili nei principali luoghi di cultura e turismo di Gorizia, sarà presto seguita da ulteriori ristampe per rispondere alla domanda già in crescita. "Con questa iniziativa editoriale - conclude Bernardis - aggiungiamo un ulteriore strumento di promozione di Gorizia, offrendo a residenti, turisti e appassionati una lettura nuova, moderna e dinamica del territorio. Un contributo concreto, che guarda già all'eredità lasciata dall'opportunità straordinaria della Capitale europea della cultura GO!2025". ACON/COM/fa
GO!2025. BERNARDIS (FP): V COMM A GORIZIA PER VERIFICA OPERE
(ACON) Trieste, 14 lug - "La Capitale europea della cultura è una straordinaria opportunità non solo per Gorizia e Nova Gorica, ma per l'intera regione Friuli Venezia Giulia. Per questo, accogliendo con piacere l'invito del sindaco Rodolfo Ziberna, la V Commissione consiliare sarà domani a Gorizia per approfondire gli investimenti già realizzati e quelli programmati, monitorando che le risorse siano impiegate efficacemente per lasciare una concreta eredità al territorio". Così il presidente della V Commissione regionale, Diego Bernardis (Fedriga presidente), presenta in una nota stampa l'appuntamento di martedì 15 luglio, fissato per le ore 10 nella sala del Consiglio comunale di Gorizia, a cui sono invitati rappresentanti di Gect Go, Erpac fvg, Camera di commercio Venezia Giulia, Fondazione Carigo, Icm e ISI, oltre a una nutrita delegazione bipartisan di consiglieri regionali. "Le adesioni così ampie e trasversali a questo incontro sono la conferma che Go!2025 è un progetto di interesse strategico regionale e nazionale, capace di andare oltre gli steccati politici. Insieme al sindaco Ziberna - continua Bernardis -, stiamo lavorando affinché gli interventi messi in campo non siano solo una parentesi positiva, ma possano diventare patrimonio permanente per cittadini e imprese". "La seduta tratterà anche delle opere simbolo di GO!2025, tra cui il recupero di Casa Rossa e la riqualificazione di Piazza Transalpina. Monitorare lo stato avanzamento delle opere - conclude Bernardis - significa essere al fianco delle istituzioni e dei cittadini affinché Gorizia e Nova Gorica siano veramente protagoniste di un futuro europeo fondato su cultura, turismo sostenibile e innovazione". ACON/COM/sm
ASSESTAMENTO. BERNARDIS (FP): 50MILA EURO A CORMONS PER LINGUAE MUNDI
(ACON) Trieste, 14 lug - "Grazie a un emendamento condiviso con l'assessore Pierpaolo Roberti nell'ambito del disegno di legge 57 Assestamento di bilancio 2025-2027, stanziamo altri 50mila euro a favore del Comune di Cormòns per l'organizzazione del Festival Internazionale delle Lingue di Minoranza Linguae Mundi. Una scelta strategica che rafforza l'investimento già ottenuto lo scorso anno, 150mila euro dal bando Gect, portando le risorse complessive del progetto a 200mila euro e garantendo ricadute culturali, turistiche ed economiche concrete per tutto il Collio e la nostra Regione". Lo annuncia in una nota il consigliere regionale Diego Bernardis (Fedriga presidente), presidente della V Commissione Cultura e Identità linguistiche, ricordando "la seduta itinerante della V Commissione del 6 febbraio 2024, che convintamente portai a Cormòns per presentare l'idea del festival e ricevette l'unanime apprezzamento di tutte le forze politiche". "Linguae Mundi - continua Bernardis - nasce per valorizzare il patrimonio linguistico dell'area transfrontaliera, tutelare le nostre lingue minoritarie, friulano, sloveno, tedesco, e promuovere le tradizioni, la storia e l'enogastronomia. Il festival sarà un catalizzatore di eventi che uniranno realtà istituzionali, scuole, associazioni e cittadini di entrambi i lati del confine, in perfetta sinergia con GO!2025 Gorizia e Nova Gorica Capitale europea della Cultura. Stimoleremo così un turismo sostenibile e di qualità, capace di generare nuova economia sul territorio". "Ringrazio l'assessore Pierpaolo Roberti per la sensibilità - afferma l'esponente di Fp - dimostrata nei confronti delle minoranze linguistiche e per la prontezza con cui ha accolto le istanze di cui, insieme al sindaco Roberto Felcaro e all'amministrazione comunale di Cormons, sono stato promotore in Regione. Ciò conferma che, quando istituzioni, amministrazioni e territorio remano nella stessa direzione, i risultati arrivano". "Contestualmente, l'assestamento...
ENERGIA. CAPOZZI (M5S): STUPITI DA ATTACCO NOVELLI SU SITI UNESCO
(ACON) Trieste, 14 lug - "Apprendiamo con grande sorpresa che un emendamento da noi proposto, secondo il parere del consigliere regionale Roberto Novelli, non sarebbe stato ricevibile. Nello specifico, avevamo depositato tale richiesta al fine di rendere non idonee all'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili anche le aree che distano fino a 7 chilometri dai delicati beni culturali tutelati dall'Unesco". La consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) manifesta, in una nosta stampa, il suo stupore dopo aver appreso, attraverso gli organi di informazione, le affermazioni del rappresentante di Forza Italia, presidente della VI Commissione dell'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia. "Il collega, al terzo mandato e già deputato della Repubblica, non spiega tuttavia - specifica l'esponente pentastellata - perché il nostro emendamento non fosse ricevibile. Tale omissione espressiva non costituisce certamente una novità, mentre rimaniamo curiosi soprattutto di ricevere da lui adeguate spiegazioni, rivolte in particolare ai cittadini, riguardo il fatto che esistano solo emendamenti ammissibili o inammissibili. Inoltre, se la mia istanza è stata comunque sottoposta alla procedura di voto significa che, secondo gli esperti dell'ufficio legislativo del Consiglio regionale, era invece ammissibile". "Il concetto di non ricevibile - suggerisce Capozzi - riguarda perciò il suo giudizio politico su uno specifico emendamento. Le dichiarazioni di Novelli fanno così immediatamente e chiaramente comprendere che, per la Destra regionale, non sarebbe ricevibile e di conseguenza accettabile, definire un perimetro di 7 chilometri per tutelare i nostri beni culturali più importanti e preziosi". "Prendiamo atto di ciò - sottolinea ancora la rappresentante del M5S - perché la stessa Destra al governo ha emanato, il 21 giugno 2024, un decreto ministeriale nel quale si dice esplicitamente che le Regioni possono individuare come non...
SALUTE. CELOTTI (PD): OSPEDALE SAN DANIELE, FUTURO DA CHIARIRE
(ACON) Trieste, 14 lug - Chi governa la salute pubblica e che a parole mette al primo posto la necessità di rafforzare i territori, chiarisca quale sarà il futuro dell'ospedale di San Daniele rispetto al suo ruolo di ospedale per acuti per il suo bacino di utenza e rispetto alla rete ospedaliera di Asufc. Perché, ad oggi, quelli che vengono annunciati come 'attenzioni' e investimenti, sono dei 'recuperi', peraltro tardivi, rispetto a quella che era e che dovrebbe ancora essere la sua attività ordinaria. Nei fatti il Sant'Antonio ha perso posti di medicina interna e chirurgia generale e la preoccupazione è che nel tempo, sulla base dei ragionamenti che assessore, direzione e aziende stanno facendo sulla specializzazione degli ospedali e sulla differenziazione delle funzioni tra le due sedi degli ospedali di base, venga trasformato in una specie di 'casa di cura' specializzata in alcune discipline, escludendo la parte delle urgenze". Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) intervenendo nel dibattito sulla sanità del Friuli collinare. "Se il Consiglio comunale di San Daniele, peraltro su proposta di un consigliere di Maggioranza, ha ritenuto di chiedere all'Azienda sanitaria un impegno rispetto all'ospedale, evidentemente è perché esistono delle criticità, che ad oggi riguardano i singoli servizi, ma che in prospettiva riguarderanno il futuro dell'ospedale stesso, nella sua funzione per acuti". Quello che secondo Celotti preoccupa maggiormente sta proprio in alcuni documenti regionali, presentati in Commissione, che, spiega, "assegnano a San Daniele un compito di gestione dell'elezione, ossia dell'attività programmata, senza citare le urgenze, rispetto a Tolmezzo che manterrà tutte le attuali funzioni. E non è questione di campanilismo, ma di tenuta del sistema nel suo complesso, visto che siamo già al dato limite dei 3 posti letto ogni mille abitanti". "San Daniele - ricorda l'esponente dem - ha subito, fra il 2019 e il 2024, nel...
ACQUA. BORDIN A LIGNANO: CAMPAGNA CAFC SPA LANCIA MESSAGGIO POSITIVO
(ACON) Lignano Sabbiadoro, 12 lug - Una proiezione di immagini con la tecnica del photomapping sulla torre piezometrica di Lignano Pineta: è così che Cafc spa, la società che gestisce il servizio idrico integrato di un centinaio di Comuni della provincia di Udine, ha dato il via, venerdì sera, alla campagna di sensibilizzazione "Risparmia ogni goccia - Save every drop - Spare jeden tropfen" allo scopo di sensibilizzare le persone contro lo spreco di acqua potabile. La campagna vuole ricordare come ogni singola goccia di acqua conta e come piccoli gesti quotidiani possano contribuire alla salvaguardia di questa risorsa fondamentale. Le immagini proiettate, realizzate dall'artista Barbara Picotti, rievocano la varietà del territorio regionale, dalla montagna al mare, passando per la collina e la pianura, unite dal filo comune dell'acqua. Al lancio della campagna ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, che ha portato il proprio saluto istituzionale complimentandosi con Cafc Spa per la campagna di sensibilizzazzione. "La gestione attenta e responsabile della risorsa idrica è un impegno che deve vedere coinvolte sia le istituzioni che il cittadino nella quotidianità. L'acqua è una risorsa fondamentale ed è anche compito di chi adotta le scelte dal punto di vista legislativo e gestionale sensibilizzare sulle buone pratiche - ha commentato Bordin ricordando che "anche il Friuli Venezia Giulia ha vissuto momenti in difficoltà idrica" e che "è fondamentale, soprattutto alla luce dei cambiamenti climatici e delle sfide ambietali di oggi, adottare comportamenti virtuosi e consapevoli". "Un grazie di cuore a Cafc - ha concluso il massimo esponente dell'Assemblea legislativa del Fvg - che gestisce non solo in modo efficiente il servizio idrico integrato, ma si impegna anche a dare messaggi positivi come quelli che sono oggetti di questa campagna". L'attivazione dell'illuminazione della torre piezometrica di Lignano Pineta continuerà...
SETTIMANA IN CR. COMMISSIONI SU GO!2025, IA, SALUTE ED EDILIZIA
(ACON) Trieste, 12 lug - Nuova settimana alle porte in Consiglio regionale e che vedrà impegnate soprattutto le Commissioni. Si inizia martedì 15 luglio con l'Ufficio di presidenza della V Commissione consiliare, presieduto da Diego Bernardis (Fp) che in mattinata si recherà in visita a Gorizia per conoscere i progetti realizzati e quelli in programma per Gorizia Capitale della Cultura 2025. La V Commissione incontrerà, infatti, il sindaco Rodolfo Ziberna e i rappresentanti del Gect Go, Erpac Fvg, Cciaa, Fondazione Carigo, Icm e Isig. Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, a Trieste, nel palazzo del Cr di piazza Oberdan, ci sarà la seduta della III Commissione, presieduta da Carlo Bolzonello (Fp): focus dei lavori le risposte orali dell'assessore Riccardo Riccardi a diverse interrogazioni presentate dai consiglieri di Opposizione sul tema salute. L'intelligenza artificiale sarà, invece, il tema della seduta della VI Commissione, presieduta da Roberto Novelli (FI), che si riunirà mercoledì 16 luglio alle 10 per ascoltare i portatori di interesse del mondo scientifico ed universitario. Infine, giovedì alle 14,30, la IV Commissione, presieduta da Alberto Budai (Lega), sarà chiamata ad esprimere parere sul bando per la concessione di contributi a persone fisiche per interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia. ACON/SM