L'arte e la cultura

contenuti

La sede del Consiglio regionale apre le porte all'arte, ospitando esposizioni temporanee visitabili anche dai cittadini presso gli spazi attigui all'aula consiliare.

Oltre alle tradizionali mostre pittoriche, recentemente si sono aggiunte le esposizioni di artigianato artistico e le rassegne fotografiche riguardanti temi d'interesse generale.

Di seguito sono segnalate le mostre allestite dal 2016.


 

01 febbraio 2018

Lo specchio, l'occhio, la luce

Mostra di Claudio Sivini

Palazzo del Consiglio regionale, dal primo al 21 febbraio 2018

Opera in mostra

Il Consiglio regionale ha ospitato la mostra nei propri spazi,   al secondo piano del palazzo consiliare. 

'Il mondo creativo di Claudio Sivini si muove su due piani paralleli: quello tecnico-linguistico e quello espressivo-comunicativo. Ambedue risultano fondamentali alla creazione delle sue opere, ma con una predilezione per il primo.

Alla base della ricerca di Sivini sta il vedere e le sue regole percettive legate al rapporto problematico e sottile tra artista e spettatore. (…)

Fin dagli esordi trova nello specchio il medium ideale per la creazione delle proprie opere. In un primo tempo usandolo come base materica, poi come superficie riflettente, fondamentale per le sue ricerche visivo-percettive, assieme   al vetro che usa al posto del foglio di carta o della tela su cui crea le sue forme geometriche.

La precisione del taglio delle pellicole plastiche adesive colorate apposte sulle varie lastre di vetro, almeno 3 o 4,   che compongono l'opera, rendono la composizione perfetta.   I vetri avevano agli inizi spessori diversi, ora usa tra le lastre dei distanziatori, perfetti per imprimere un maggiore effetto ottico illusorio giocato sulle luci e le ombre.

Ed è proprio sulla ricerca di questi chiaroscuri geometrici, di questi effetti percettivi offerti dalla luce che si basa l'intera poetica di Sivini.

E se il piano tecnico - linguistico si fonda sul gioco specchio_occhio_luce, quello espressivo - comunicativo si sviluppa nel rapporto tra artista e spettatore. Vari infatti sono i livelli di fruizione dell'opera e quindi il significato stesso di essa cambia a seconda di quale piano il fruitore riesce o vuole capire.

Ponendosi di fronte a una sua opera la prima cosa che si intuisce sono le forme geometriche colorate o ricavate dalla sabbiatura del vetro, poi si vedono i riflessi e in ultima battuta la propria immagine. Spostandosi poi avanti, indietro a destra o a sinistra cambia la prospettiva e il nostro occhio vede delle immagini sempre diverse. Una percezione a più fasi che ha bisogno di una lenta ma precisa messa a fuoco.

Fatto questo primo esercizio il nostro pensiero va a cercare il significato di quelle forme geometriche apposte sulle lastre di vetro e l'immaginazione apre alla fantasia: riconosciamo, o vogliamo riconoscere, la sintesi di alcune forme a noi note, quali rettangoli come finestre, linee diagonali come ombre di tapparelle "veneziane", sagome di rocce carsiche, o di onde, o di scogli, insomma riconosciamo il mondo intorno a noi.

O meglio riconosciamo l'essenza delle forme, l'astrazione del significato di esse e la loro sintesi in foggia di sagome perfettamente equilibrate sui vari piani.

Quando poi Sivini si cimenta con la scultura allora il gioco percettivo diventa ancora più evidente in quanto lo spettatore non è più tale ma potendo interagire (spostando le lastre o l'oggetto stesso a proprio piacimento) diventa complice dell'artista e quindi parte integrante dell'ideazione dell'opera.

L'interconnessione dei termini specchio_occhio_luce determina lo scambio di energie tra essi, e il loro collegamento permette a Claudio Sivini di creare le proprie opere e a noi di capirle e apprezzarle.'

(dalla presentazione del catalogo) 

La mostra è stata inaugurata giovedì 1 febbraio, alle 13.30, nella pausa dei lavori dell'Assemblea regionale.

 
01 febbraio 2018

Ex Corpore

Mostra di Claudia Cervo

Palazzo del Consiglio regionale, dal primo al 21 febbraio 2018

Paesaggio 4, 2017

Dal primo al 21 febbraio, al secondo piano del Consiglio regionale, è stata allestita la mostra ‘Ex  Corpore’ dell’artista Claudia Cervo.

‘L’arte per me è un punto fermo. L’arte non ha tempo perché parla  un linguaggio universale. E’  una consolazione alla tragedia umana perché può restituire l’intensità di un attimo che è la sola ricompensa alla consapevolezza della sua fugacità.

La mia è un ricerca dell’eterno umano attraverso la pittura, un linguaggio che può andare oltre il tempo. Per questo ho trovato nel corpo umano e nella sua espressività la possibilità di trasmettere emozioni universali in una sorta di sospensione spazio-tempo.

Dalla singola figura alla folla indistinta cerco di trovare quell’attimo che rappresenti l’emozione universale: gioia dolore, paura, speranza…dalla nascita alla morte nella ripetizione del nostro ciclo di vita. Da qui nasce la ricerca dell’interazione con chi guarda le mie opere che non solo riconosce se stesso ma completa il mio lavoro con il proprio pensiero. In fondo mi piace giocare con le mie opere, sperimentare sempre materiali nuovi juta, carta, tela, veline, olio, acquarello, colore acrilico che mi danno l’opportunità di comunicare il gusto di creare con le mie mani.’ (dalla presentazione del catalogo)  

La mostra è stata inaugurata giovedì 1 febbraio, alle 13.30, nella pausa dei lavori dell'Assemblea regionale.

Catalogo in mostra.

 
19 dicembre 2017

Quarant’anni di fotografia

Mostra a cura del Circolo Fincantieri- Wärtsilä

Palazzo del Consiglio regionale, dal 19 dicembre al 19 gennaio 2018Particolare dall'invito

Il Consiglio regionale ha ospitato, fino al 19 gennaio, la mostra fotografica ‘Quarant'anni di fotografia’, ideata dal Circolo fotografico Fincantieri-Wärtsilä.  

Il Circolo fotografico Fincantieri-Wärtsilä

‘L’anno di costituzione della Sezione Foto del Circolo Fincantieri- Wärtsilä risale al 1977.

Iscritto dal 1979 alla FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, il sodalizio triestino si è sempre contraddistinto per la sua qualificata attività.

Nel 1991, il Fincantieri-Wärtsilä ha curato il coordinamento del 43° Congresso Nazionale FIAF e nel 1992, in virtù dei suoi meriti per la promozione e la divulgazione della fotografica, è stato insignito dell’Onorificenza di Benemerito della Fotografica Italiana (BFI).

Dall’aprile del 1992 il Circolo gestisce la Sala Mostre Fenice, una Galleria Espositiva che, in venticinque anni di attività, ha ospitato 213 Mostre di Autori di primissimo piano.

Inoltre l’Associazione detiene, da ben diciannove anni a questa parte, il primo posto in Italia per numero di Soci iscritti.

Ma il suo vero fiore all’occhiello è l’organizzazione del ‘Trieste Photo Festival’, una manifestazione avviata nel 2004 che ha ospitato alcuni fra i più importanti Fotografi italiani (…).

Nel 2013 il CFW, in virtù dei suoi meriti organizzativi nei settori attinenti la cultura e la promozione della fotografia, è stato insignito dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche dell’Onorificenza di Encomiabile della Fotografia Italiana (EFI).

Oggi l’attività del Circolo spazia dai corsi di fotografia alle mostre, dalla proiezione di audiovisivi alle ex-tempore, dalla raccolta di fotografie d’epoca alla stampa di un notiziario ‘Trieste Photo News’, dagli stage alle ‘infinite’ serate con Autori, Critici e Storici del settore.

Il Circolo opera ormai da quaranta anni nel mondo dell’immagine, un lasso di tempo in cui ha saputo conquistare un ruolo importante non solo nel variegato panorama della fotografia ma, ciò che più conta, anche in quello del sapere e della vita sociale di Trieste.’ (dalla presentazione del catalogo)

 

L’esposizione è stata articolata in cinque sezioni:

‘Nice City Trieste’ di Massimo Tommasini

‘Cercando Cuba’ di Francesco Comello

‘Il sottile riflesso’ di Lorenzo Zoppolato

‘Il mio luogo, incontri’ di Giulio Bonivento

‘Artigli, doni e falò’ di Marino Porfiri

 

La mostra è stata inaugurata martedì 19 dicembre nella pausa dei lavori dell'Assemblea regionale.

Catalogo in mostra.