garante regionale dei diritti della persona

Consigli Comunali dei Ragazzi (CCR) e altre forme di partecipazione

Buone prassi

In Italia e in Europa, ci sono molti esempi virtuosi di percorsi e progetti partecipativi che coinvolgono i minori di età. Senza pretesa di esaustività, si riporta di seguito un elenco di esperienze nei diversi ambiti territoriali.

Ambito europeo

  • La Rete europea dei Garanti per l’infanzia e l’adolescenza (ENOC) ha lanciato, nel 2010, con il supporto della Commissione Europea, la Rete Europea dei Giovani Consulenti - ENYA, un progetto partecipativo di bambini/ragazzi sostenuto dai membri di ENOC. L’obiettivo di ENYA è far sì che i ragazzi possano esprimersi su specifici argomenti, evidenziare le loro preoccupazioni e opinioni in merito ai loro diritti e partecipare all'elaborazione di raccomandazioni comuni. Nel 2019 ENYA ha affrontato il tema dell’impatto della pandemia da Covid-19 nei diritti dei bambini. E’ possibile scaricare le 200 raccomandazioni raccolte al link.
  • Due esperienze significative sono: il dialogo dell'UE con i giovani e il Learning Corner.
    Il dialogo dell'UE con i giovani è un meccanismo di interlocuzione tra i giovani e i responsabili politici, nel quadro della strategia dell'UE, che si realizza in cicli di lavoro di 18 mesi. In ogni ciclo viene esaminato un tema proposto dal Consiglio dei Ministri della Gioventù. A conclusione delle attività nazionali ed europee, i risultati vengono analizzati e ridiscussi nelle conferenze dell’UE sulla gioventù.
    Il Learning Corner è un sito rivolto a ragazzi e insegnanti dove trovare numerosi materiali che trattano diverse tematiche, tra le quali anche quella dei diritti dei minori.

Ambito nazionale

  • L’Istituto degli Innocenti di Firenze mette a disposizione un'ampia rassegna cinematografica sul tema della partecipazione giovanile.
  • L’AGIA ha istituito nel 2018 la Consulta delle ragazze e dei ragazzi, un organo consultivo formato da 26 giovani tra i 13 e i 17 anni che si riunisce tre volte al mese. Nel corso delle sedute vengono affrontate tematiche di interesse dei minori, sulle quali possono offrire il loro punto di vista all’AGIA, la quale ne tiene conto, facendo da ponte tra le esigenze dei ragazzi e le istituzioni.
  • L’AGIA ha pubblicato nel 2021 “La scuola che vorrei - Risultati della consultazione pubblica promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza”, un'indagine conoscitiva realizzata con la collaborazione della Consulta delle ragazze e dei ragazzi.
  • L’AGIA ha realizzato nel 2021, in occasione della Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il Manifesto sulla partecipazione dei minorenni, un documento che riporta cinque raccomandazioni sul tema. Inoltre, ha avviato (in collaborazione con la Consulta nazionale delle Associazioni e delle organizzazioni preposte alla promozione e alla tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza) uno studio sui processi sociali di partecipazione al fine di produrre un documento di proposta, anche dal punto di cista giuridico, e un vademecum fruibile dai ragazzi, per capire come partecipare.
  • L’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza ha realizzato il 5° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, uno strumento programmatico e di indirizzo volto a individuare gli interventi prioritari a favore dei minori di età.  All’elaborazione del Piano hanno collaborato anche ragazzi tra 12 e 17 anni. Tra gli obiettivi vi è quello della promozione di una norma primaria sulla partecipazione di bambini e ragazzi nel processo decisionale relativo a tutte le questioni che li riguardano e all’ideazione ed attuazione delle politiche e dei programmi volti a raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che definisca anche i relativi LEP.
  • Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova, 10 Città italiane (riservatarie del fondo della legge 285/1997) e i Servizi sociali hanno realizzato il Progetto P.I.P.P.I. - Programma di Intervento Precoce per Prevenire l’Istituzionalizzazione, teso ad innovare e uniformare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie in situazione di vulnerabilità, al fine di prevenire il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare e superare i divari territoriali.
  • L'AGIA, il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) e il Comitato italiano per l’UNICEF - Fondazione ONLUS hanno siglato un Protocollo di intesa volto ad assicurare che i diritti dei bambini e adolescenti in Italia, con particolare attenzione ai minori rifugiati e migranti, siano garantiti. Con tale Protocollo i firmatari si impegnano a realizzare attività congiunte in diverse aree, tra cui l’ascolto e la partecipazione, facilitando approcci che rafforzino l’impegno dei bambini e ragazzi in qualità di cittadini attivi, difensori dei diritti umani.
  • Il Ministero dell’Istruzione ha curato, nel 2018, la pubblicazione “Una via italiana per il Service Learning, documento che riporta una sperimentazione svolta in alcuni istituti scolastici per promuovere un modo diverso di "fare scuola". Si tratta di una proposta pedagogica che unisce il Service (la cittadinanza attiva, le azioni solidali, l’impegno in favore della comunità) con il Learning (lo sviluppo di competenze tanto sociali quanto, e soprattutto, disciplinari), affinché gli allievi possano sviluppare le proprie conoscenze e competenze attraverso un servizio solidale alla comunità. Il Service Learning utilizza diversi più metori educativi: per esempio, quelli in cui l’alunno è parte attiva, oppure quelli in cui viene valorizzato l’apprendimento collaborativo, o quelli in cui i ragazzi vengono responsabilizzati.
  • Nel 2014 è stato istituito l’Osservatorio indifesa, per raccogliere le opinioni degli adolescenti italiani attraverso un questionario online, somministrato tramite il sito e il canale Instagram di ScuolaZoo, nonchè con la collaborazione delle scuole italiane coinvolte nella Campagna indifesa di Terre des Hommes. Si tratta di uno strumento di consultazione indirizzato ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado su temi di particolare rilievo, tra cui violenza di genere, discriminazione, bullismo e cyberbullismo. Nel 2022 sono stati coinvolti oltre 1.800 ragazze e ragazzi, tra i 14 e i 26 anni, di tutta Italia.
  • Amnesty International Italia promuove e propone ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado “Le scuole amiche dei diritti umani”, un progetto in cui vengono promossi il rispetto, la non discriminazione, la dignità e la libertà di espressione attraverso la partecipazione attiva dell’intera comunità scolastica. Ogni anno vengono coinvolti 20.000 ragazzi, tra i 14 e 19 anni.
  • Scuola amica delle bambine, dei bambini e degli adolescenti è un progetto UNICEF, promosso dal Ministero dell’Istruzione, volto a creare le giuste opportunità affinché i minori sviluppino le proprie potenzialità. La partecipazione è un aspetto chiave del progetto: i ragazzi vengono accompagnati nell’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé, della propria motivazione, della capacità di giudizio e di assunzione delle responsabilità.
  • A seguito della pandemia da Covid-19, UNICEF ha promosso la campagna The future we wantper comprendere la percezione dei giovani rispetto alla pandemia e per ascoltare le loro idee su possibili soluzioni da mettere in pratica nel periodo successivo all’emergenza. Le raccomandazioni dei giovani alle istituzioni sono state riassunte in 10 punti e confluite nel “Manifesto degli adolescenti per il futuro post Covid-19 in Italia” .
  • Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro assieme all'EDIC, il Centro di informazione Europe Direct "Europa Insieme", ha predisposto una consultazione pubblica (in collaborazione con il magazine Diregiovani) rivolta ai giovani principalmente di età tra i 14 e i 24 anni, con lo scopo di conoscere il loro punto di vista su alcuni temi di attualità. Sono stati ditribuiti questionari periodici nel periodo compreso tra i mesi di giugno e settembre 2022.

Ambito regionale

  • Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, da diversi anni, realizza Studenti in Aula, progetto promosso con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado alle istituzioni regionali valorizzando l’ascolto, la partecipazione, la cittadinanza attiva. L’iniziativa è attiva anche in altre regioni italiane.
  • La Consulta dei Giovani della Riserva della Biosfera MAB Unesco “Alpi Giulie Italiane è un organismo consultivo del Comitato di gestione a cui possono aderire i residenti, di età compresa fra i 16 ed i 30 anni, dei comuni di Artegna, Chiusaforte, Dogna, Gemona del Friuli, Lusevera, Moggio Udinese, Montenars, Resia, Resiutta, Taipana e Venzone. La principale finalità, espressa nel Regolamento istitutivo, è la partecipazione attiva dei giovani.